Quanto è lontano da qui il paradiso?
Sembra vicino, lo sembra alle volte
Quando spiragli ci sfiorano il viso
Nei smarrimenti di notti sconvolte
Forse la vita è soltanto una scala
Ed ogni giorno soltanto un gradino
Verso qualcosa che infine regala
La pace ed il senso del mero destino
Son contenitori di sogni e energie
I nostri corpi, che ne misurano il viaggio
Per accettarlo scrivo poesie
Le mie fantasie mi rendono omaggio
Non c’è nessun Dio che ci dà la forza
Niente è infinito così è la natura
Che così bella ci incanta e si sforza
Di farci coraggio se abbiamo paura
La sensazione di essere vivo
Che provi se guardi un cielo stellato
È il vero segnale, il gesto incisivo
Che il dono prezioso è l’essere nato
Salgo le scale sudandone il prezzo
Non c’è l’inferno, non c’è il paradiso
Ogni scalino che salgo lo apprezzo
La vita ti ha dato, la stessa ti ha ucciso
Se fosse freddo come d’inverno
L’inferno che invece pensiamo di fuoco
Se fosse vivere e pensare in eterno
Il vero finale, la beffa del gioco
Se fosse calda come l’estate
La lacrima che ti solletica il viso
Se fosse l’occhio nelle passeggiate
La porta segreta che è già il paradiso